Bruno Antonio Menei Hurtado “Il velo di Maya” 07.03.2009

Il velo di Maya
Un Installazione di Bruno Antonio Menei Hurtado
“Non penso mai a me stesso come regista, penso di essere uno dei peggiori registi esistenti. Io non conto, non faccio nulla. Sono responsabile del film nella misura in cui ne sono responsabili tutti gli altri. Per me i film hanno poca importanza. È la gente che è più importante”

J.Cassavetes

Dunque, signori balzellando qua e la è rilevante sapere che si tratta di un velo metafisico, illusorio che separa gli esseri individuali dalla conoscenza-percezione della realtà, ossia che impedisce loro di ottenere la liberazione spirituale, tenendoli così imprigionati nel continuo ciclo delle morti e delle rinascite.
In questa vita ci mostrano soltanto i trailer.

L’inverno dello spirito. Mors ontologica. Quando l’anima è morta.

L’uomo è quindi un individuo i cui occhi sono coperti dalla nascita da un velo, liberandosi dal quale l’anima si risveglierà dal letargo conoscitivo, e potrà contemplare finalmente la vera essenza della realtà.

Io sono vivo, voi siete morti

E se fosse non sesso, ma amore?
Amore è solo un altro nome del sesso.

Le numerose ed eterogenee correnti induiste attribuiscono significati e funzioni differenti a questo concetto: le correnti dualistiche lo interpretano come il velo che separa l’essere individuale dal riscoprire la propria relazione con Dio.

La verità diverte sempre gli ignoranti

Io stesso non sono un personaggio di questo romanzo: io sono il romanzo.

Presso le scuole moniste questo velo è rappresentato dall’identificazione con il corpo, con la mente, con l’intelletto e con la propria stessa individualità, il senso dell’io… ovvero tutto ciò che ricopre e riveste l’unica entità eterna ed immortale, impedendo di riconoscere la propria identificazione con essa ed illudendo così l’anima individuale di essere un individuo distinto dal tutto.

Io sono un occhio

Io sono vivo, voi siete morti.

Il concetto è stato preso in prestito da vari filosofi, quali Arthur Schopenhauer, il quale nella propria filosofia sostiene che la vita è sogno, anche se questo sognare è innato, quindi la nostra unica realtà obbedisce a regole precise, valide per tutti e insite nei nostri schemi conoscitivi.

Rompere il velo di maya?
Lo strumento fondamentale per controllare la realtà è il controllo delle parole. Se tu puoi controllare il significato delle parole tu puoi controllare le persone che devono usare le parole.

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